Don Zizic e il simbolismo della Porta
Un incontro interessante e seguito da un discreto pubblico quello che ieri sera, in Chiesa Madre nell'ambito delle celebrazioni per il Giubileo Straordinario, ha visto il prof. don Ivica Zizic, dottore in Teologia Liturgica e Filosofia, discutere del simbolismo della Porta (tema non del tutto facile ma dettato dal progetto in corso, finalizzato alla costruzione della nuova porta bronzea della Chiesa Matrice di Noci) assieme all'arciprete don Peppino Cito ed a don Davide Garganese.
Una ricca e profonda relazione sul "Varcare la soglia". Una riflessione su due binari: cogliere le categorie di ordine teologico-liturgico (che vuol dire ‘la porta’ nella prospettiva teologica e rituale?) e quelle antropologico-culturali (come si articola la simbolica della porta nell’ordine della coscienza/esperienza dell’uomo e della sua cultura?). Il tutto per ritrovare il senso dello spazio sacro e delle sue componenti che, nel caso della porta/portale, significa comprendere i legami tra la struttura dell’uomo e la struttura della religione, specialmente visibile nella simbolica rituale. Queste coordinate hanno tracciato l’itinerario della relazione di don Zizic verso la comprensione della porta come realtà teologica, includendo i suoi risvolti antropologici e culturali.
"Ogni spazio sacro, e in particolar modo la porta, si struttura partendo dalla separazione, dal passaggio. Il mondo del sacro richiede il passaggio dal profano al sacro come una condizione indispensabile. Si tratta di un transito rituale che fa accedere alla realtà del divino. Entrare in chiesa passando attraverso la porta significa attuare una forma di iniziazione nel modo del sacro destinato a coinvolgere l’uomo e fargli vivere un’altra realtà" - ha dichiarato don Zizic. "Il luogo sacro - ha sostenuto lo studioso - è luogo del passaggio, del cambiamento, della rinascita; è accesso a un nuovo ordine. La porta acquisisce davvero il ruolo di rappresentazione dell’essenza della chiesa, della città e degli uomini. La porta è elemento di identificazione della vita pubblica e privata. La vita non è altro che un continuo varcare le soglie: dalla nascita alla morte, dal matrimonio a tutti quei momenti di celebrazioni festive e preghiere private. Dal momento del primo ingresso, al momento del rito del battesimo sino al momento dell’ultimo transito, - ha concluso Zizic - la nostra vita affronta la porta della chiesa riconoscendo in essa il simbolo stesso dell’uomo e della sua trasformazione e l’apertura al sacro".